La ricerca di sostanze inquinanti appartenenti all'elenco di priorità e non è attuata, ai sensi del D.Lgs n. 172/2015, per valutare l’eventuale presenza di inquinamento chimico nelle acque di superficie (Tabb. 1/A e 1/B) e nel biota (Tab. 1/A), al fine di determinare lo stato chimico e lo stato ecologico dei corpi idrici. I sedimenti marini, le cui analisi non sono utilizzate per la classificazione di stato chimico, sono monitorati con cadenza triennale allo scopo di effettuare l'analisi di tendenza dei parametri chimici, come previsto dal D.Lgs n. 172/2015.
Approfondimento normativo: la normativa in vigore (D.M. 260/2010; D.Lgs. 172/2015) prevede che le indagini su alcuni elementi di qualità biologica o EQB (ad esempio macroinvertebrati per le acque marine, macroinvertebrati e macrofite per le acque di transizione) vengano eseguite con cadenza triennale, cioè un anno nel triennio di monitoraggio operativo; solo l’EQB Fitoplancton viene monitorato tutti gli anni. Anche per quanto riguarda la matrice sedimento (se non utilizzata per classificare lo stato chimico), la normativa attuale indica una cadenza di campionamento triennale ai fini dell’analisi della tendenza a lungo termine delle concentrazioni delle sostanze dell’elenco di priorità.
Per motivi logistici gli anni di campionamento di tali matrici per le acque marine e per le acque lagunari sono differenti.